Posted on 13 gennaio 2020
In the Making. Artisti e filosofi a confronto su scienza e tecnologia è un ciclo di conferenze a cura del Centro Studi Arti della Modernità, articolato in cinque incontri, ciascuno dei quali prevede la presenza di un artista e di un teorico (filosofo, critico d’arte o tecnologo).
Arte e scienza rappresentano oggi due attitudini apparentemente opposte alla realtà, due versanti separati non solo del sapere ma anche dell’immaginario. Sorprende ricordare come, ancora al cuore della nostra modernità, arte e scienza fossero al contrario aspetti indistricabili di un unico atteggiamento verso il mondo: per Goethe e la sua epoca, le chiavi della Natura si consegnavano ad un sapere mobile e incarnato che seguiva la vita del fenomeno, e che artista e scienziato componevano sintonicamente. Era ancora viva la figura del polimata, l’uomo universale leonardesco, di cui lo stesso Goethe ha rappresentato forse l’ultimo esempio.
L’ideale moderno del sapere affonda le proprie radici anche in questo paradigma, in cui trasformare e conoscere il mondo fanno parte di un unico gesto di partecipazione al reale. È così che l’utopia alchemica fiorisce nell’idea rinascimentale e poi baconiana. D’altronde, all’artista è da sempre chiaro che, come sanciva l’architetto Jean Mignot alla fine del XIV secolo, ars sine scientia nihil est. Da parte sua, lo scienziato ha spesso dovuto innanzitutto lasciarsi affascinare dalle endless forms most beautiful vivendo accanto ad esse, per tracciarne più o meno esaurientemente i legami. Nella nostra epoca, in cui l’oggetto del sapere scientifico ha carattere sempre più aperto e storico e in cui le arti ibridano le proprie pratiche con sempre nuovi ambiti dell’umano e del naturale, lo spirito analitico che isolava rigorosamente arte e scienza non è più richiesto, né auspicabile.
Arte e scienza torvano già importanti forme di riconnessione. Un terreno comune risiede sicuramente nell’elemento tecnico da cui entrambe dipendono essenzialmente: proprio nelle attività artistica e scientifica sono rintracciabili, infatti, i modelli di un rapporto virtuoso tra mezzi e fini, a partire dal quale è possibile concepire una tecnologia che connette positivamente gli individui all’ambiente e al vissuto. Torna in auge l’idea del craft, sapere tecnico-artigianale o «tacit knowledge» in generale, come perno vivo di teoria e prassi.
L’arte contemporanea ci restituisce esempi di un sapere tecnico embricato con la sfera del senso, asserendo il valore di una pratica poietica contro le prospettive tecnofobe che in vario modo si sono affermate nel pensiero del secolo scorso. D’altra parte, tecnologie come l’odierna robotica, inaugurata originariamente come cibernetica, prendono a modello dispositivi che fanno dell’adattabilità all’ambiente e della trasformatività relativa il proprio fulcro essenziale. Tutte le tecnologie attuali – non da ultime quelle informatiche – evocano il problema della nuova sensibilità richiesta da una tecnica non deterministica; spesso connettendosi e affiancandosi direttamente ai nostri sensi, come nel caso della realtà aumentata e delle wearable technologies. Il proliferare delle interfacce nella vita quotidiana, la medialità sempre più pervasiva e l’efficacia biopolitica di alcuni dispositivi continuano a sollevare quesiti profondi sulle potenzialità della tecnica.
Numerose altre linee direttrici attestano una ricchezza di temi pressoché inesauribile, dall’importanza dell’immagine e dell’icona nella pratica scientifica alla creazione di utopie in virtual reality, dalle problematiche dell’abitazione, dei confini dell’umano e del collettivo, alle questioni ecologiche e biotecnologiche. A partire dall’attività del Centro Studi Arti della Modernità, di ART (Aesthetics Research Torino) e del CIM (Centro Interuniversitario di Ricerca sulla Morfologia “Francesco Moiso”), il ciclo di conferenze In the Making si propone di affiancare esponenti di spicco della scena artistica internazionale a profili di teorici particolarmente adatti e rilevanti per riflettere sui legami attuali e possibili tra il campo artistico e quello scientifico, sulle reciproche influenze e sulla strada di una sintesi necessaria, riconosciuta innanzitutto nell’idea di una “pratica vivente”.
In the Making è un progetto finanziato da Compagnia di San Paolo. Il responsabile del progetto è il prof. Federico Vercellone.
Posted on 4 dicembre 2019
Narrations of Origins in World Cultures and the Arts
Il convegno internazionale della European Society of Comparative Literature Narrations of Origins in World Cultures and the Arts (Torino, 24-27/11/2020) prenderà in considerazione le relazioni tra antico e moderno a partire dalla ricostruzione di mitologie e archetipi di portata mondiale, che dovranno essere oggetto di inedite prospettive di lettura. Attraverso le epoche fino alla contemporaneità, nell’incontro tra la letteratura, la scienza e le forme di rappresentazione artistica che comprendano, oltre al teatro, anche cinema e nuovi media, l’obiettivo scientifico sarà quello di accogliere contributi volti a considerare sia la persistenza, la circolazione e la trasformazione di forme narrative e rappresentazioni delle origini fortemente incisive nell’immaginario collettivo, sia l’elaborazione del motivo cosmologico o dell’origine in relazione alla teoria letteraria e artistica, nonché a sperimentazioni poetiche, narrative, pittoriche e performative, visive e sonore, con particolare attenzione ai contatti tra le culture e alle prospettive interdisciplinari. Un interesse particolare sarà riservato anche a modelli narrativi di pura invenzione e fantasia, provocatoriamente fasulli, bislacchi e parodici, ma non per questo meno originali.
Più informazioni sono disponibili sul sito ufficiale.
Qui la call for papers.
Si allega anche, qui, il programma di un ciclo di conferenze off, tenute da Francesco Grande, Stefania Stafutti e Alessandro Mengozzi presso la biblioteca “N. Ginzburg” nel 2020, precedute da uno spettacolo musicale e teatrale curato da Alberto Rizzuti, con Irene Zagrebelsky, Carlo Pestelli e Ugo Macerata, che si terrà al teatro “G.Arpino” di Collegno il 13 gennaio (in collaborazione con il Liceo “M. Curie” e il Club di Cultura Classica).
Posted on 7 novembre 2019
FORMS, HISTORY, NARRATIONS, BIG DATA: MORPHOLOGY AND HISTORICAL SEQUENCE
Il Centro Studi Arti della Modernità ha il piacere di invitarvi al convegno internazionale organizzato quest’anno, a Torino, il 21 e il 22 novembre.
The Centro Studi Arti della Modernità is honoured to invite you to the international conference organized this year, in Turin, November 21-22.
Posted on 23 ottobre 2019
lunedì 9 dicembre 2019 | Rettorato
Sala Principi d’Acaja
via Po 15
Torino
À la recherche d’André Salmon: nouvelles sources, nouveaux regards
Colloque international organisé par le Département de Studi Umanistici de l’Université de Turin en collaboration avec le Kent-Paris Research Institute de l’Université du Kent, Royaume-Uni, et le Laboratoire Babel de l’Université de Toulon–Var
Voilà le programme.
Comité scientifique: Franca Bruera, Jacqueline Gojard, Michèle Monte, Marilena Pronesti, Peter Read
Informations: Franca Bruera, Marilena Pronesti – Dipartimento di Studi Umanistici, Université de Turin – franca.bruera@unito.it, marilena.pronesti@unito.it.
Posted on 4 ottobre 2019
Lunedì 14 ottobre 2019 | Cavallerizza Reale
Sala Multifunzione
via Verdi 9
Torino
IN THE MAKING
Artisti e filosofi a confronto su scienza e tecnologia
ciclo di conferenze del seminario ART
Intervengono
Federico Vercellone (Università degli Studi di Milano),
Elio Franzini (Università degli Studi di Milano),
e Gilberto Zorio
Posted on 29 settembre 2019
venerdì 11 ottobre 2019 | Circolo dei Lettori
Sala Gioco
Via G. Bogino 9
Torino
Presentazione del libro di
Friedrich Hölderlin
Prose, Teatro e Lettere
A cura di Luigi Reitani (UNIUD) (I Meridiani, Mondadori)
Introduce Federico Vercellone Docente di Estetica (Torino)
Intervengono
Anna Chiarloni (Prof.ssa Emerita di Letteratura Tedesca, UNITO)
Chiara Sandrin (Prof.ssa di Letteratura Tedesca, UNITO)