“La nostra rivista è nata dalla volontà di contrastare la crisi che sembra segnare oggi gli studi umanistici e letterari in Italia e in altri paesi Europei, incoraggiando un comparatismo che rompa i confini tradizionali tra i domini del sapere, per arrivare a una prospettiva generalista, europea, o ancor meglio transnazionale, dove i temi e le istanze proprie di questo o quell’ambito, di questa o quella circostanza storica possano essere condivise e trovare rispondenza in temi, istanze, forme, praticati in altri ambiti, in altre occasioni; e poi un comparatismo che instauri un dialogo fra campi diversi dell’espressione artistica e della riflessione filosofica e giurisprudenziale, soprattutto quelli che si sono affermati lungo l’intero Novecento. Ne dovrebbe scaturire, per tappe e tentativi consapevolmente parziali, una valutazione complessiva del fenomeno “moderno” e, insieme a questa, l’indicazione di nuovi sentieri da percorrere e terreni da scoprire, facendo interagire le innovazioni proposte da altri alle pratiche ed esperienze che la professionalità di ciascuno di noi è stata capace di sviluppare negli anni. Riteniamo che una visione culturale aperta al dialogo globale debba essere intellettualmente consapevole rispetto alla opportunità di ripensare, nell’ottica del loro positivo superamento, le impostazioni tradizionali che hanno fino ad oggi segnato confini rigidi tra le diverse discipline”.